Sostituzione edilizia




Questo è stato un intervento strutturalmente molto interessante da più punti di vista.
Ancora un volta abbiamo saggiato con mano la difficoltà di conciliare la nuova normativa con l'abitudine dei progettisti architettonici di sentirsi liberi, "tanto poi c'è il cemento armato che rende possibile tutto". Forse una volta era così, ma adesso, la normativa non lo consente più. In particolare mi riferisco all'autorimessa interrata, che per "funzionare" bene e non solo (anche per legge) deve avere una corsia di manovra di 4,50m, questo però è solo un vincolo, che va sommato a tutti i vincoli funzionali che si trovano via via salendo di piano; ecco, qualora ci sia la necessità di calcolo di allargare i pilastri ai lati della corsia, è capitato sovente di sentirsi incastrati, fregati, in un vicolo cieco!
Altro aspetto la forma della pianta dell'edificio: le piante a "L" e a "C" funzionano male sismicamente. Producono infatti una deformazione torsionale dell'edificio che genera delle sollecitazioni "scomode" per i pilastri, che sono stati inventati per resistere più a compressione, piuttosto che a combinazioni strane di momenti, generate da una distribuzione disomogenea di spostamenti dovuta alla torsione. Se i progettisti strutturali se ne rendessero conto, ci penserebbero due volte prima di scegliere la forma in pianta dell'edificio.
Ultimo aspetto: il vano scala indipendente dalla struttura dell'edificio. In questo progetto, infatti, è stato possibile svincolare il vano scala con ascensore centrale dalla rimanente struttura dell'edificio, con il conseguente beneficio sulla progettazione dei pilastri circostanti, che non hanno subito interruzioni dovute alle travi a ginocchio dei mezzi piani.


Villette sfalsate






Queste tre villette sono state previste sfalsate di un piano per seguire la pendenza della collina. Il progetto architettonico era veramente carino, ma niente di più. Una volta iniziata la modellazione, ho cercato il più possibile di seguire i nuovi vincoli geometrici che impone la normativa, ma così facendo sarebbe stato necessario apportare dei piccoli cambiamenti nel progetto architettonico. Per evitare la gerarchia delle resistenze, infatti, ho optato per l'ormai famigerato capitolo 2.7 delle NTC08, ma così facendo ho dovuto seguire i limiti geometrici della circolare del '97, che imponeva un pilastro minimo di 30x30 cm, con conseguente maggiore ingombro del classico pilastro 25x25cm! Così per questo e per altre piccole modifiche, abbiamo cercato di contattare il committente, e sorpresa, è venuto fuori che il padre del nostro contatto aveva deciso di eliminare il piano seminterrato, perché gli sembrava troppo costoso. Ah! Hai detto niente! Mi avrebbe rivoluzionato l'intero modello: senza il piano seminterrato il modello strutturale si riduceva ad un unico piano, così avrei potuto evitare la gerarchia a prescindere dal capitolo 2.7 e tornare quindi ad usare il classico pilastro 25x25cm!
Come è andata a finire? Abbiamo provato a fissare un appuntamento con il committente, ma non c'è stato verso, così dopo il secondo tentativo vocale, gli abbiamo mandato un fax dicendogli di farsi vivo. Non lo abbiamo più visto e sentito: dileguato, sparito nel nulla. Mah! Evidentemente questo è uno dei tanti modi in cui si può perdere il lavoro.
Peccato perché sembrava venire una "strutturina" "a garbo", come si dice in maremma, o "a modo" come si dice a Pisa.

Iva sei Partita: 150k Architetti

Iva sei Partita: 150k Architetti: Pubblichiamo molto volentieri il documento inviatoci da Amate l'architettura per mobilitare gli architetti a un'assemblea sui temi della pr...

Fotorender? Renderer, rendering e foto-inserimento

Dunque facciamo un po' di chiarezza.
  1. Si intende per foto-inserimento una immagine richiesta dalle commissioni paesaggistiche per valutare la fattibilità o meno di un intervento edilizio in termini di tutela del paesaggio, quindi l'immagine deve raffigurare non solo il risultato dell'intervento da valutare, ma soprattutto il suo "inserimento" nel paesaggio circostante.
  2. Ma come si fa a fotografare un intervento edilizio che non è stato ancora realizzato? Qui entra in scena il rendering, una immagine foto-realistica dell'intervento in questione: si parte dal disegno in 2 dimensioni del progetto, si passa attraverso la raffigurazione grafica della prospettiva (disegno in 3 dimensioni) per poi studiare i materiali e la luce per dare all'immagine l'effetto foto-realistico voluto, che si adatti alle immagini più rappresentative del paesaggio da tutelare, in termini di punto di vista, angolo d'inquadratura e ora di scatto.
  3. Sembra un gioco da ragazzi, ma per un progettista che deve occuparsi di decisioni importanti e cose più urgenti da sbrigare, diventa un lusso che molto spesso non può concedersi; qui entro in scena io, il Renderer, cioè un disegnatore esperto in rappresentazioni 3D e foto-ritocco, che riesce non solo a realizzare il rendering in tempi brevi ed a inserirtelo nella foto del paesaggio che gli fornirai, ma riesce a fare questo anche e soprattutto a distanza e senza lasciare la postazione del tuo PC, tutto on-line.

Lettera agli ordini professionali

Iva sei partita: firma la lettera indirizzata agli Ordini Professionali per denunciare il fenomeno del Finto Lavoratore Autonomo
Ammetto che in giro ne vedo tanti, ma tanti di colleghi in queste condizioni!
Per denunciare questa situazione incongruente con il diritto al lavoro, spero che firmi anche chi non è né Architetto né Ingegnere!

Telefilm su ingegnere edile

Tempo fa auspicavo la produzione di una serie televisiva su noi sfigatissimi ingegneri edili (lo puoi trovare qui) e con mia grande sorpresa ho scoperto un telefilm veramente entusiasmante, anche se non è proprio quello che avevo in mente, che parla proprio di un ingegnere edile!
Io e mio marito eravamo a cena con dei parenti e una sua cugina ci ha parlato di quanto l'aveva entusiasmata la serie "Prison break"; una volta procuratici le puntate della prima serie, con nostra grande sorpresa abbiamo scoperto che il protagonista è proprio un ingegnere edile. La serie però è tutta concentrata sul tema dell'evasione da un carcere e poco ha delle disavventure tipiche del povero e sfigatissimo ingegnere edile alle prese con clienti e burocrazia. Beh, comunque un primo passo è stato fatto, speriamo di scoprire presto qualche altra serie televisiva più mirata! Ammetto che non sarà facile, visto che agli occhi dell'uomo comune il nostro lavoro può sembrare molto noioso... Però è anche vero che la facoltà d'ingegneria rende tutti gli studenti per forza di cose un po' eccentrici ed anticonformisti, quindi confido che qualche sceneggiatore abbia l'ardire di creare un personaggio un po' pazzoide, che scompigli e sconquassi il mondo delle costruzioni.

Una manutenzione straordinaria fuori dall'ordinario

Ebbene sì; lo studio tecnico con il quale collaboro ha cominciato a seguire i lavori di manutenzione straordinaria nel palazzo dove vivo da 3 anni. Io sto intervenendo un po' come assistente generica e un po' in qualità di consulente esterno per la parte strutturale, affinché sia recuperata e non alterata. Oggi abbiamo per la prima volta ispezionato un sottotetto che normalmente non è accessibile dai vani scala.
E' stato a dir poco emozionante! ...e pensare che quelle travi sono state messe lì nell'immediato dopo guerra! ...che il palazzo è rimasto un cantiere per tutta la durata della guerra!
...e soprattutto che è rimasto lì ed ha sopportato di tutto: le vibrazioni della Via Senese, le varie piccole scosse di terremoto avvenute in città dal '46 ad oggi, gli acquazzoni e le trombe d'aria!








 Che fatica, però, arrivare a vederlo questo sottotetto! ...quante riunioni condominiali, quanti fax, persino un cambio di amministratore! Cavilli burocratici e cambi di normative e regolamenti ancora in corso!
Speriamo che vada tutto liscio!