Amarezza

Attualmente sto seguendo la Direzione dei Lavori di un piccolo annesso in muratura portante. Sto faticando non poco a farmi fare le prove sui materiali. Il patrigno del cliente ufficiale, cioè il vero finanziatore dell'opera, non capisce a cosa servano le prove sui materiali dal momento che arrivano accompagnati dalle loro certificazioni. Gli ho spiegato più di una volta che vanno fatte per legge, ma proprio non lo capisce. Venerdì sono passata in cantiere e lo stesso patrigno mi ha chiesto se poteva spostare la porta, riducendo così lo spigolo di muratura portante da 100 a 50 cm. Ma non me lo poteva chiedere quando stavo progettando l'annesso? Meno male ho preparato due progettazione preliminari da far scegliere al cliente ufficiale! Peccato che il cliente ufficiale, poi, si sia rivelato non coincidente con il cliente effettivo! :-( Sabato sono andata a controllare le armature della copertura e sfortunatamente c'era anche il patrigno del cliente. Il controllo è stato un normale controllo, comprese le mancanze e le sviste che i carpentieri fanno, specialmente sull'armatura del solaio, che sembrava proprio essere stato armato a casaccio. A me non ha stupito più di tanto, ma il finanziatore, dopo che ho dato le mie disposizioni prima del getto, si è incazzato con me, lasciandomi a dir poco stupefatta! Secondo lui ero troppo pignola, che su qualche "ferretto" potevo chiudere un occhio e da qui è sbottato e si è sfogato per bene su tutto quello che non gli andava:
  1. nel mio progetto c'è troppo ferro (e non ho applicato la gerarchia delle resistenze!!)
  2. i controlli sui materiali sono troppi
  3. le porte nelle murature portanti si possono spostare, basta farci la cerchiatura
  4. ecc...
Al che sono sbottata anch'io e gli ho spiegato che:
  1. se gli altri sbagliano non sono certo tenuta a sbagliare anch'io tanto per uniformarmi,
  2. che le prove sui materiali sono atti dovuti prescritti dalla legge,
  3. che le cerchiature se le facesse fare da un altro ingegnere una volta collaudata la struttura, non certo da me su una struttura appena fatta e per giunta approvata dal cliente!
Dopo di che ha cominciato a calmarsi e ha superato se stesso: è arrivato persino a propormi di essere pagata di più, per "chiudere un occhio"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dopo avergli spiegato per l'ennesima volta che dopo il collaudo era libero di farci quello che gli pareva al suddetto annesso, si è calmato definitivamente ed ha offerto il caffé a me e all'impresario, con fare del tutto amichevole.

L'amarezza comunque non può non assalirmi: cerco di fare il mio lavoro al meglio, rispettando tutte le leggi dello Stato e questo è il risultato! Venire giudicata dagli addetti ai lavori, ma senza laurea o corsi di aggiornamento a quanto sembra, e per giunta derisa per aver preteso il minimo di legge. Per non parlare poi dell'attacco per aver verificato che l'impresario non aveva seguito il progetto! Ma come? Lui lo monta male, e la colpa è mia??!!
Poi dicono che la burocrazia fa passare la voglia di lavorare! Ma quale burocrazia? E' tutto il sistema che è sbagliato! Secondo me il committente, se privato, deve accollarsi tutte le responsabilità e gli ingegneri devono essere pagati dallo Stato per controllare i committenti.
Cosa ne pensi?

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