Sostituzione edilizia




Questo è stato un intervento strutturalmente molto interessante da più punti di vista.
Ancora un volta abbiamo saggiato con mano la difficoltà di conciliare la nuova normativa con l'abitudine dei progettisti architettonici di sentirsi liberi, "tanto poi c'è il cemento armato che rende possibile tutto". Forse una volta era così, ma adesso, la normativa non lo consente più. In particolare mi riferisco all'autorimessa interrata, che per "funzionare" bene e non solo (anche per legge) deve avere una corsia di manovra di 4,50m, questo però è solo un vincolo, che va sommato a tutti i vincoli funzionali che si trovano via via salendo di piano; ecco, qualora ci sia la necessità di calcolo di allargare i pilastri ai lati della corsia, è capitato sovente di sentirsi incastrati, fregati, in un vicolo cieco!
Altro aspetto la forma della pianta dell'edificio: le piante a "L" e a "C" funzionano male sismicamente. Producono infatti una deformazione torsionale dell'edificio che genera delle sollecitazioni "scomode" per i pilastri, che sono stati inventati per resistere più a compressione, piuttosto che a combinazioni strane di momenti, generate da una distribuzione disomogenea di spostamenti dovuta alla torsione. Se i progettisti strutturali se ne rendessero conto, ci penserebbero due volte prima di scegliere la forma in pianta dell'edificio.
Ultimo aspetto: il vano scala indipendente dalla struttura dell'edificio. In questo progetto, infatti, è stato possibile svincolare il vano scala con ascensore centrale dalla rimanente struttura dell'edificio, con il conseguente beneficio sulla progettazione dei pilastri circostanti, che non hanno subito interruzioni dovute alle travi a ginocchio dei mezzi piani.


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