IL PRIMO PROGETTO NON SI SCORDA MAI

Era la lontana estate del 1998 quando progettai per la prima volta un edificio. Si trattava del "progettino" dato come compito dal corso di Disegno Edile insieme a due rilievi fatti per le strade di Pisa. Il tema era "La dimora rustica" e ci vennero forniti la planimetria del lotto e gli indici urbanistici. Lo progettai proprio con il cuore: tutto a mano, partendo dall'elenco delle attività, fino alla lucidatura a china delle 2 sudatissime tavole A1 complete di particolari costruttivi! La cosa più bella era percorrere la mia opera con la mente: mi divertivo cioè ad immaginare cosa avrei visto se ci fossi entrata realmente.
Quando comprai Archicad, fu il mio primo pensiero: devo ricreare "La dimora rustica" in 3D! Era uno sfizio che prima o poi dovevo togliermi e così è stato. L'occasione è stata il test della nuova versione 11 del programma, in poche ore l'ho "tirata su" e nell'arco di un mesetto di calendario sono riuscita a divertirmi con diversi render di cui si possono vedere sopra alcuni esemplari...
A distanza di 9 anni, ho trovato diverse scelte progettuali discutibili, ma ne rimango comunque affezionata!

IL NUOVO CHE NON INVECCHIA

E' strano come io riesca, anche da uno spunto banalissimo, a finir per ragionare di Architettura.
La sigla finale del film Pixar "Alla ricerca di Nemo" ha rilanciato un successo del cantante Bobby Darin, ‘Beyond the sea’, una canzone che trovai lì per lì molto rilassante, senza sapere di chi fosse. Quando mi accorsi che la stessa canzone faceva da colonna sonora dello spot di una nota marca di automobili (delfini che saltano nell'oceano,ma comodamente seduti nell'auto), ho voluto approfondire la conoscenza sulla canzone in questione con una ricerchina in rete. Sorpresa! Non solo ho scoperto che il cantante che rese celebre il brano era il marito di Sandra Dee (il ragazzo che la corteggia nel film "Torna a settembre"), ma anche che aveva una villa super-mega-iper-fantastica (oggi in vendita a soli 3,7 milioni di dollari). Addirittura esiste un sito che permettere di visitare tutta la villa foto per foto! Invito tutti a fare una capatina: http://www.1411risingglen.com/
Imbambolata, ho seguito il tour foto per foto ed ho notato una cosa... buffa. Essendo stata costruita nel lontano 1955, i dettagli del mobilio, specialmente quello delle "sale da bagno" e delle camere, mi hanno ricordato le case dei miei nonni! Questo mi ha dato molto da pensare, un po' quando su un manuale illustrato dell'università vidi la foto di una delle prime auto (stile nonna papera) con sullo sfondo un edificio nuovo di pacca progettato da Le Corbusier: l'edificio era ancora attualissimo e l'auto ormai superata. Così la villa di Darin: il suo stile è ancora attuale, nonostante abbia 62 anni suonati, mentre i dettagli "tecnologici" risultano ormai superati. Qui in maremma, ma forse è una pratica comune un po' dappertutto, sembra accadere esattamente l'opposto: i clienti e/o committenti ricercano i dettagli più tecnologici trascurando totalmente la qualità della forma architettonica e della progettazione funzionale degli ambienti interni, che non sembra essere compatibile con la logica del profitto, deduco io... Così Grosseto è stratificata: dove vai puoi capire dalla forma degli edifici in che periodo sono stati costruiti, perché la forma è sempre lasciata alle mode del momento (oggi vanno tanto gli abbaini), così il patrimonio edilizio invecchia, senza lasciare nulla di attuale. Anzi, nella nuova produzione noto addirittura la scarsa attenzione alle regole basilari della progettazione funzionale, come per esempio l'analisi dei percorsi, o lo studio della luce in relazione all'orientamento, mah! Di questo passo, riusciremo a tornare al livello delle baraccopoli degli operai inglesi della rivoluzione industriale? Forse dal punto di vista funzionale ci siamo già ;-P