Altra palazzina per paesino satellite


Questa struttura è la cugina delle palazzine gemelle illustrate sotto...molto sotto, in uno dei primi post.

Palazzina sui generis per il nuovo quartiere


Con questa palazzina i progettisti dello studio per cui modello le strutture hanno reinventato il tipo edilizio in linea: al centro ci sono 4 appartamenti coordinati da un'unica scala condominiale, mentre ai lati ci sono due terra-tetto tipici delle casette a schiera. Un ibrido ben riuscito, di cui è possibile vedere delle bozze di render in fondo alla pagina principale di questo blog.

Condominii signorili gemelli per il nuovo quartiere della città


Questa è la struttura comune a due edifici condominiali che io definisco signorili, perché i loro progetti architettonici sono stati tra i più belli che io abbia mai avuto tra le mani. E' stato quindi un onore aver collaborato alla loro realizzazione!

Il capannone mancato


Questo progetto purtroppo non è andato in porto, ma l'esperienza è stata comunque utile: mi ha insegnato la differenza tra la progettazione strutturale del residenziale e quella per il settore industriale/artigianale, in altre parole, tra le case e i capannoni.

Lotti gemelli per paesino satellite


Questa è la struttura comune a due lotti gemelli nell'interland grossetano. Ricordo che questo progetto strutturale venne da me modellato mentre progettavo la struttura postata precedentemente, molto più grossa e complessa. E' stato un "diversivo" utile per imparare a inviluppare le armature, cioè prevedere dei gruppi di elementi con sollecitazioni simili (se non uguali) per i quali progettare una stessa armatura. Cosa, questa, impossibile da fare per la struttura precedente per mancanza di simmetria.

Essere cliente di un ingegnere

Innanzitutto il cliente di un ingegnere deve sapere la differenza tra "commerciante" e "professionista" inteso come "persona qualificata iscritta ad un ordine". Mentre per il primo il cliente ha sempre ragione, perché il commerciante è interessato a vendere un prodotto, il secondo ha il compito di tutelare il cliente e proteggere uno dei suoi diritti; così se gli avvocati garantiscono il diritto alla difesa giudiziaria, o i giornalisti quello all'informazione, gli ingegneri tutelano il diritto alla sicurezza ed al benessere psicofisico dipendente dalla corretta progettazione degli spazi.
Diffida quindi, caro lettore, da quel professionista che ti dà sempre ragione, perché è indice di poca professionalità. Il buon professionista ascolta le esigenze del cliente e, dopo attenta riflessione, propone soluzioni per soddisfarle, che tutelino non solo il cliente, ma anche la società.
Forse non tutti sanno che ogni ordine professionale, impone ai suoi iscritti, il rispetto di un'insieme di norme comportamentali inerenti la professione, questo insieme è chiamato “Codice deontologico”. In questo blog è possibile leggere la versione aggiornata di quello degli Ingegneri; consiglio di leggerlo a tutti coloro che stanno per rivolgersi ad un ingegnere.

CODICE DEONTOLOGICO

1 - PRINCIPI GENERALI

1.1 La professione di ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi dello Stato, dei principi costituzionali e dell'ordinamento comunitario.

La professione di ingegnere costituisce attivita' di pubblico interesse.

L'ingegnere e' personalmente responsabile della propria opera e nei riguardi della committenza e nei riguardi della collettivita'.

1.2 Chiunque eserciti la professione di ingegnere, in Italia, anche se cittadino di altro stato, e' impegnato a rispettare e far rispettare il presente codice deontologico finalizzato alla tutela della dignita' e del decoro della professione.

1.3 Le presenti norme si applicano per le prestazioni professionali rese in maniera sia saltuaria che continuativa.

1.4 L'ingegnere adempie agli impegni assunti con cura e diligenza, non svolge prestazioni professionali in condizioni di incompatibilita' con il proprio stato giuridico, ne' quando il proprio interesse o quello del committente siano in contrasto con i suoi doveri professionali.

L'ingegnere rifiuta di accettare incarichi per i quali ritenga di non avere adeguata preparazione e/o quelli per i quali ritenga di non avere adeguata potenzialita' per l'adempimento degli impegni assunti.

1.5 L'ingegnere sottoscrive solo le prestazioni professionali che abbia personalmente svolto e/o diretto; non sottoscrive le prestazioni professionali in forma paritaria, unitamente a persone che per norme vigenti non le possono svolgere.

L'ingegnere sottoscrive prestazioni professionali in forma collegiale o in gruppo solo quando siano rispettati e specificati i limiti di competenza professionale e di responsabilita' dei singoli membri del collegio o del gruppo.

Tali limiti dovranno essere dichiarati sin dall'inizio della collaborazione.

1.6 L'ingegnere deve costantemente migliorare ed aggiornare la propria abilita' a soddisfare le esigenze dei singoli committenti e della collettivita' per raggiungere il miglior risultato correlato ai costi e alle condizioni di attuazione.


2 - SUI RAPPORTI CON L'ORDINE

2.1 L'appartenenza dell'ingegnere all'Ordine professionale comporta per lo stesso il dovere di collaborare con il Consiglio dell'Ordine.

Ogni ingegnere ha pertanto l'obbligo, se convocato dal Consiglio dell'Ordine o dal suo Presidente, di presentarsi e di fornire tutti i chiarimenti che gli venissero richiesti.

2.2 L'ingegnere si adegua alle deliberazioni del Consiglio dell'Ordine se assunte nell'esercizio delle relative competenze istituzionali.


3 - SUI RAPPPORTI CON I COLLEGHI

3.1 Ogni ingegnere deve improntare i suoi rapporti professionali con i colleghi alla massima lealta' e correttezza allo scopo di affermare una comune cultura ed identita' professionale pur nei differenti settori in cui si articola la professione.

3.2 Tale forma di lealta' e correttezza deve essere estesa e pretesa anche nei confronti degli altri colleghi esercenti le professioni intellettuali ed in particolar modo di quelle che hanno connessioni con la professione di ingegnere.

3.3 L'ingegnere deve astenersi da critiche denigratorie nei riguardi di colleghi e se ha motivate riserve sul comportamento professionale di un collega deve informare il Presidente dell'Ordine di appartenenza ed attenersi alle disposizioni ricevute.

3.4 L'ingegnere che sia chiamato a subentrare in un incarico gia' affidato ad altri, potra' accettarlo solo dopo che la Committenza abbia comunicato ai primi incaricati il definitivo esonero; dovra' inoltre informare per iscritto il o i professionisti a cui subentra e in situazioni controverse il Consiglio dell'Ordine relazionando a quest'ultimo sulle ragioni per cui ritiene plausibile la sostituzione.

3.5 L'ingegnere si deve astenere dal ricorrere a mezzi incompatibili con la propria dignita' per ottenere incarichi professionali come l'esaltazione delle proprie qualita' a denigrazione delle altrui o fornendo vantaggi o assicurazioni esterne al rapporto professionale.


4 - SUI RAPPORTI CON IL COMMITTENTE

4.1 Il rapporto con il committente e' di natura fiduciaria e deve essere improntato alla massima lealta', chiarezza e correttezza.

4.2 L'ingegnere e' tenuto al segreto professionale; non puo' quindi, senza esplicita autorizzazione della committenza, divulgare quanto sia venuto a conoscere nell'espletamento delle proprie prestazioni professionali.

4.3 L'ingegnere deve definire preventivamente e chiaramente con il committente, nel rispetto del presente codice, i contenuti e termini degli incarichi professionali conferitigli.

4.4 L’Ingegnere, nella definizione dei compensi per incarichi professionali con Committenza sia pubblica che privata, dovrà:

  1. esplicitare detti compensi, con riferimento alle vigenti tariffe professionali stabilite per legge o adottate, in mancanza di queste, con specifica delibera dal proprio Ordine di appartenenza.
  2. Evidenziare chiaramente l’eventuale ribasso praticato, in termini percentuali.

Costituisce comunque illecito disciplinare, la violazione dell’art. 2233c.c. secondo comma, in base al quale “in ogni caso la misura del compenso deve essere adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione”.

4.5 L'ingegnere non puo' accettare da terzi compensi diretti o indiretti oltre a quelli dovutigli dal committente senza comunicare a questi natura, motivo ed entita' ed aver avuto per iscritto autorizzazione alla riscossione.

4.6 L'ingegnere e' inoltre tenuto ad informare il committente, nel caso abbia interessi su materiali o procedimenti costruttivi proposti per lavori a lui commissionati, quando la natura e la presenza di tali rapporti possa ingenerare sospetto di parzialita' professionale o violazione di norme di etica.



5 - SUI RAPPORTI CON LA COLLETTIVITA' E ILTERRITORIO

5.1 Le prestazioni professionali dell'ingegnere saranno svolte tenendo conto preminentemente della tutela della vita e della salvaguardia della salute fisica dell'uomo.

5.2 L'ingegnere e' tenuto ad una corretta partecipazione alla vita della collettivita' cui appartiene e deve impegnarsi affinche' gli ingegneri non subiscano pressioni lesive della loro dignita'.

5.3 Nella propria attivita' l'ingegnere e' tenuto, nei limiti delle sue funzioni, ad evitare che vengano arrecate all'ambiente nel quale opera alterazioni che possono influire negativamente sull'equilibrio ecologico e sulla conservazione dei beni culturali, artistici, storici e del paesaggio.

5.4 Nella propria attivita' l'ingegnere deve mirare alla massima valorizzazione delle risorse naturali e al minimo spreco delle fonti energetiche.



6 - DISPOSIZIONI FINALI

6.1 Il presente codice e' accompagnato da norme attuative elaborate dal C.N.I., norme che potranno essere integrate da ciascun Consiglio Provinciale dell'Ordine purche' elaborate non in contrasto con il presente codice per una migliore tutela dell'esercizio professionale e per la conservazione del decoro della categoria nella particolare realta' territoriale in cui lo stesso Consiglio e' tenuto ad operare.

6.2 Il presente Codice e' depositato presso il Ministero di Grazia e Giustizia, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, gli Ordini Provinciali, gli Uffici Giudiziari e Amministrativi interessati.

Primo progetto depositato

Prima esperienza come progettista responsabile delle strutture. La difficoltà alla base di questo intervento è stata l'adattamento di una struttura intelaiata ad un architettonico progettato con struttura portante in muratura.

Curriculum Vitae

Istruzione

  1. 1991 - 1995 Scuola media superiore presso il liceo scientifico G. Marconi di Grosseto
  2. 10 - 03 - 1995 Conseguimento della patente di guida (categoria B)
  3. 1995 - 1996 Primo anno di università presso la facoltà d’Ingegnera dell’Università di Bologna
  4. 1996 - 2004 Carriera universitaria presso la facoltà d’Ingegnera dell’Università di Pisa
  5. Laurea in Ingegneria Edile
    Votazione: 110/110 e lode
    Data: 16 giugno 2004
  6. Autunno 2004 Corso di “conservazione, efficienza e sicurezza del patrimonio architettonico” presso il Collegio degli Ingegneri della Toscana a Firenze (abilitante ai sensi dei D.Lgs. 494/96 – 528/99)
  7. 28 - 02 - 2005 Conseguimento abilitazione professionale mediante superamento esame di Stato (100/120)
  8. 17 - 05 - 2005 Iscrizione n° 677 nella sezione A dell’albo degli Ingegneri di Grosseto
  9. 21 - 10 - 2005 Iscrizione al n°129 nell'albo dei Consulenti Tecnici d'Ufficio (CTU) del Tribunale di Grosseto.
  10. Autunno 2009 Corso di aggiornamento "Progettazione di edifici in calcestruzzo armato secondo il D.M. 14 GENNAIO 2008"
  11. Primavera 2010 Corso di aggiornamento per Coordinatori della Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/08
  12. Autunno 2010 Corso di aggiornamento "Le analisi e gli interventi sul patrimonio edilizio esistente in calcestruzzo armato e in muratura" secondo il D.M.14 GENNAIO 2008.
  13. Dall'ottobre 2014 al giugno 2015, Corso d'Inglese di livello intermedio B1 presso "Istituto Formazione Franchi s.r.l.", conseguimento diploma di livello B1 con votazione 100/100
Lingua straniera
Inglese (livello B1)


Esperienze lavorative


  1. Autunno 2004 : Collaborazione in uno studio di progettazione architettonica e strutturale a Pisa.
  2. Dal gennaio 2005: Collaborazione in uno studio di progettazione architettonica e strutturale a Grosseto.
  3. Dal febbraio del 2006: progettazione autonoma di piccole strutture in c.a. per edifici rurali.
  4. Primavera 2006: incarico di C.T.U. in due cause civili presso il tribunale di Grosseto.
  5. Dall'autunno del 2007: collaborazioni per redazione di relazioni paesaggistiche con realizzazione di foto-inserimenti.
  6. Dal luglio del 2008 al gennaio del 2009: collaborazione interna con società di servizi per aziende agrarie.
  7. Dall'autunno del 2008: progettazione autonome di piccole strutture in acciaio per supporti fotovoltaici.
  8. Dall'autunno del 2013: progettazione esecutiva di impianti di ancoraggio anticaduta per coperture edifici

Hobby
Lettura, fotografia,1

1 Ai sensi del D. Lgs. 196/2003 autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai fini di possibili offerte lavorative.

Risanamento urbano





Questa è stata la seconda struttura modellata e analizzata per lo studio con cui collaboro dal 2005. E' stata veramente difficile, ma proprio per questo anche una delle strutture più soddisfacienti, perché grazie ad essa ho imparato molto.

Intervento per paesino in provincia




Questa è stata la prima struttura che ho modellato per lo studio con il quale collaboro dal gennaio del 2005. Su questa ho imparato ad usare ed a controllare il programma di calcolo usato allo studio.

Premessa indispensabile

Un buon progettista non può prescindere dalla triade vitruviana: Firmitas, Utilitas e Venustas, termini che oggi possono essere tradotti in "Sicurezza, funzionalità, piacevolezza".
"Sicurezza" = rispetto delle vigenti normative sulla progettazione strutturale e sulla corretta esecuzione delle opere.
"Funzionalità" = applicazione delle norme edilizie comunali salvaguardandone la corretta interpretazione e senza dimenticare l'analisi dei percorsi specifici di ogni tipo edilizio,nonché rispetto delle norme sul risparmio energetico degli edifici.
"Piacevolezza" = attenzione al gusto estetico dei clienti e mediazione tra questo e le norme da applicare per rispettare i punti precedenti.
Ne deriva di conseguenza una progettazione "Integrale", difficile da realizzare finché ci sarà la convinzione che progetto architettonico e progetto strutturale siano due cose totalmente distinte e che il secondo debba necessariamente piegarsi al primo... Oggi più che mai, per una corretta applicazione di tutte le norme del campo edilizio, occorre SINERGIA, COLLABORAZIONE tra le varie e a volte troppe figure professionali.
PS: per chi non conosce Vitruvio suggerisco di andare qui http://it.wikipedia.org/wiki/Vitruvio